martedì 4 novembre 2008

Per la seconda volta il consiglio provinciale ci nega la possibilità di parlare di scuola.

Lunedì 3 Novembre si è tenuta una nuova seduta ordinaria del consiglio provinciale di Catania. Durante la seduta ho chiesto a nome del mio gruppo consiliare che si prelevassero e dall'ordine del giorno e si mettessero ai voti i punti che riguardavano i tagli al sostegno e i tagli previsti in finanziaria sulla scuola pubblica. Il prelievo di questi ordini del giorno(punto 15, 16 e 21),presentati in data 8 Ottobre al consiglio, è stato ancora una volta bocciato dalla maggioranza di centrodestra. Il risultato della votazione ha visto la maggioranza compatta(17 voti contro). Per la seconda volta consecutiva un consiglio eletto dal popolo si rifiuta di parlare di scuola usando il proprio potere per evitare di prendere posizione. A mio avviso questo ennesimo rifiuto mette in evidenza la distanza di quel palazzo alle giuste richieste di un intero popolo che in questi giorni scende in piazza contro le scellerate politiche antisociali della destra italiana. Il consiglio provinciale è complice di queste politiche e continua a proteggere il proprio potere a colpi di maggioranza. Non accetta neanche la discussione e continua a sperperare denaro pubblico per gli amici della pubbliservizi, dei consigli di amministrazione degli ATO e di tutte le azienze partecipate della provincia di Catania. La democrazia continua ad essere solo una parola scritta sulla carta costituzionale e i "padroni" della nostra terra continuano ad accrescere il loro potere assoluto. Come Rifondazione Comunista continueremo a chiedere che si possa parlare di scuola in consiglio e continueremo a dare il nostro massimo appoggio al grande movimento della scuola.

Catania 4 Novembre 2008
Valerio Marletta

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