martedì 19 maggio 2009

Ordine del giorno sulla condanna del Rag. Bruno e il malaffare alla provincia

Al presidente del consiglio provinciale di Catania
Al presidente della provincia regionale di Catania

Ordine del giorno sulla condanna del Dott. Bruno e della Dott.sa Giangiuliani

Premesso che:

Il 27 febbraio 2009 la III sezione penale del tribunale di Catania ha condannato ad un anno di reclusione l’ex ragioniere generale della Provincia dott. Francesco Bruno e la coordinatrice della IV area dello stesso Ente, dott.sa Silvana Giangiuliani per il reato di abuso di ufficio;

la sentenza dimostra che la Provincia di Catania, senza aste pubbliche, provvide ad affidamenti diretti per l'acquisto di licenze e servizi informatici per un importo di 700mila euro a tre società in raggruppamento temporaneo di imprese: Sap Italia spa, Sap Italia consulting e la Brain srl di Catania.

che quest'ultima società aveva cominciato le sua attività dopo l'affidamento della fornitura e fra i soci, attraverso un'altra società, la Aretè che deteneva il 95% del capitale sociale, c'erano appunto, al 50% Bruno e Giangiuliani.

Considerato che:

il dott. Bruno e la dott.sa Giangiuliani hanno svolto le loro funzioni dirigenziale presso la provincia regionale di Catania fino a pochi mesi fa;

il dott. Bruno e la dott.sa Giangiuliani hanno causato un doppio danno alla Provincia di Catania: in primo luogo perché hanno affidato un appalto per la fornitura di servizi informatici per oltre € 700.000, senza ricorrere al pubblico incanto e quindi senza alcun ribasso d’asta rispetto all’offerta avanzata da parte dell’ente pubblico.
Ed in secondo luogo perché i due alti funzionari avevano una consistente partecipazione azionaria in una delle due imprese, costituita evidentemente ad hoc, costituenti il raggruppamento temporaneo d’impresa cui è stato affidato l’appalto.

questa sentenza lede l’immagine dell’ente provincia di Catania e della gestione della cosa pubblica da parte di ex importanti esponenti dell’apparato dell’amministrazione provinciale.



Ciò premesso e considerato il consiglio provinciale, conscio della perdita economica e di immagine che tale vicenda ha provocato e ribadendo il proprio impegno nel garantire la trasparenza dell’amministrazione pubblica e la condanna di ogni atto amministrativo illecito, fa voti affinché:

la provincia avvii un’azione risarcitoria nei confronti del dott. Francesco Bruno e della Dott.sa Silvana Giangiuliani perché, affidando l’appalto direttamente all’impresa ed evitando così il pubblico incanto, hanno impedito ogni ribasso d’asta, innalzando artificiosamente il costo di un servizio altrimenti meno oneroso per l’ente appaltatore.


Catania 18 Maggio 2009
Il consigliere Valerio Marletta
Il consigliere Antonio Tomarchio

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