giovedì 4 settembre 2008
Ennesima aggressione a Rifondazione Comunista Catania
Venerdi 29 Agosto a Torre Archirafi (Riposto- ct) si è consumata l'ennesimo sconcertante atto violento nei confronti di Rifondazione Comunista nella provincia di Catania. Durante uno dei concerti serali in programma nella festa di Liberazione del Circolo del Prc di Riposto, gruppi di ragazzi del luogo hanno lanciato "oggetti" sulla gente che tranquillamente assisteva al concerto. Il lancio di una pietra mi ha provocato un taglio alla testa, a causa del quale ho ricevuto due punti di sutura. Dopo l'aggressione i ragazzi che avevano compiuto il lancio di oggetto si sono dati alla fuga. In pochi minuti sono arrivati decine di altri ragazzi che ci hanno circondato e sono seguiti attimi di grande tensione, durante i quali molti dei nostri militanti hanno ricevuto pugni e schiaffi. Nonostante la festa fosse stata regolarmente autorizzata al momento dell'aggressione nessun esponente delle forze dell'ordine era presente. Per tutta la serata bande di balordi hanno cercato di creare tensione e disturbo nelle vicinanze di Piazza Vagliasindi, luogo dove si svolgeva la nostra festa. Dopo il lancio di oggetti e in un momento di grande tensione tantissima gente che assisteva allo spettacolo con decine di telefonate hanno avvertito le forze dell'ordine. Nonostante i gravvissimi fatti e le decine di telefonate la prima volante è arrivata sul luogo dopo piu di un'ora dall'inizio dell'aggressione. Nonostante il tono minaccioso nei nostri confronti di molti presenti piano piano la situazione si è normalizzata, ed io stesso mio sono recato in ospedale visto che perdevo sangue. Oltre le ferite riportate, abbiamo subito parecchi danni alle attrezzature tecniche per il concerto. Questa ennesima aggressione si inserisce in un clima sempre più pesante nei confronti di Rifondazione Comunista e dei luoghi della sinistra catanese. Gli attentati incendiari alle sedi dei sindacati e ai centri sociali, le aggressioni fisiche subite da molti compagni e compagne nelle nostre strade hanno una unica matrice: la sottocultura reazionaria sempre più presente nella nostra società e l'intolleranza nei confronti della "diversità"! Tutto questo avviene in tutta Italia nel silenzio colpevole delle istituzioni a tutti i livelli. Si tende a sdrammatizzare la crescente violenza soprattutto nelle fascie giovanili della nostra società. La mancanza di spazi sociali, di luoghi di aggregazioni e di serie politiche sociali e culturali hanno portato ad un imbarbarimento della nostra società. In un contesto del genere è sempre più facile che si diffonda l'odio nei confronti di chi rappresenta anche solo politicamente il "diverso". L'intolleranza razziale, l'omofobia, un crescente ritorno di ideologie che si richiamano al Fascismo sono oggi dilaganti nella nostra società. Basti pensare che il giorno dopo l'aggressione, quando si svolgeva la seconda giornata della festa, gruppi di ragazzini continuavano a provocarmi inneggiando al "Duce". Come Rifondazione Comunista non chiediamo certo la militarizzazione dei nostri territori, ricordiamo tristemente l'operazione di presidio tutt'ora in atto nelle nostre città che non ha portato a niente. La società si cambia creando le condizioni sociali per un miglioramento complessivo delle condizioni di vita della gente. La società si cambia diffondendo vera cultura popolare antirazzista e antifascista nelle scuole e nei nostri quartieri. Qualche militare in più nelle strade magari avrebbe evitato l'aggressione alla nostra festa a Riposto, ma non avrebbe eliminato il grave disagio sociale che la nostra società sta vivendo. Avrebbero fermato la pietra che ha colpito la mia testa ma non avrebbero sicuramente fermato le decine di altre pietre pronte ad essere scagliate da mani che trasudano odio e intolleranza.
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